CHI SONO E DA DOVE PROVENGO

LA MIA FAMIGLIA

Sono nato a CASALNUOVO d’AFRICO, paese alle falde dell'Aspromonte in provincia di Reggio Calabria, nel maggio del 1943 da Rocco MORABITO e da Grazia MOLLICA. Anche i miei genitori, come i loro avi, sono nati nello stesso paese.

I miei genitori si sono sposati nel 1941. Mia mamma, orfana di entrambi i genitori, viveva con sua sorella maggiore (Peppina) e aveva anche due fratelli: Domenico e Luigi. Mio padre invece, che viveva con i suoi genitori (Francesca e Giuseppe), era l'ultimo di cinque figli maschi: Leo, Bruno, Giuseppe e Domenico, e fratello di due sorelle più giovani: Nunzia e Anna. Nella loro vita hanno vissuto lavorando, vivendo onestamente e rispettosi delle leggi e delle norme civili.

Fin da piccoli hanno lavorato nel paese natio coltivando i propri terreni (piccoli appezzamenti terrieri sparsi in alcune località anche distanti dall'abitazione) e nella Forestale.

Gli effetti della devastante Alluvione del 1951che li obbligò ad abbandonare la casa natia, con i relativi effetti patrimoniali, li ha costretti anche, da sfollati e da emigranti, a doversi rifare una casa e a ricostruire un futuro per loro e per i figli.

I sette anni passati nel campo profughi di Bova marina sono stati segnati da sacrifici e da privazioni ma che hanno anche permesso di farmi studiare dopo le scuole elementari.

In quegli anni mio padre ha dovuto cercare lavoro in Germania e in Svizzera, lavorando nell’edilizia e nell’agricoltura. In seguito, dopo aver trovato lavoro allo zuccherificio Eridania di Genova mio padre si è trasferito definitivamente in questa bella città. Dopo la chiusura dell'Eridania mio padre ha poi lavorato in alcuni cantieri edili e in seguito alla fabbrica d’infissi "Galante" di Isoverde (Comune dell’alta Valpolcevera).

La famiglia si è ricongiunta nel giugno del 1958 allorchè ci siamo traferiti da Bova a Genova, trovando sistemazione in una casa a Manesseno, frazione del comune polceverasco sito a pochi minuti da Bolzaneto.

Mia mamma ha contribuito notevolmente al sostentamento della famiglia gestendo dal 1969 al 1972, con l’aiuto delle mie sorelle, mio e di mio padre, alcune Società operaie: La Società di Mutuo Soccorso “l’Unione” di Manesseno (S. Olcese in Provincia di Genova), La Società di Mutuo Soccorso “La Fratellanza” di Ge-Pontedecimo e la Società Ciclistica di Ge-Sampierdarena. Questi impegni lavorativi sono stati per me anche delle belle esperienze umane e sociali che, vissute in quegli ambienti democratici e popolari, hanno contribuito alla mia crescita umana, sociale e politica. Alla fine di questi impegni lavorativi siamo andati ad abitare a Ge-Sampierdarena dove abbiamo vissuto tutti insieme, anche se con tempi diversi, fino alla loro morte avvenuta il 12 giugno 1998 (mia mamma) e il 10 ottobre 2005 (mio padre).

I miei genitori sono stati dei genitori buoni e affettuosi che, sebbene nati e vissuti in un ambiente sociale segnato da una grande povertà e da forti ristrettezze economiche, hanno vissuto sempre con la massima dignità e privilegiando sempre i valori dell’onestà, della sincerità, dell’amore, del rispetto e della tolleranza verso gli altri, valori che hanno trasmesso a me e alle mie sorelle. Dai miei numerosi zii ho avuto in eredità una ricca e bella parentela composta da più di trenta cugini e cugine e dai loro numerosi figli e nipoti. La grande maggioranza di loro vivono ad Africo; mentre molti altri vivono in diversi centri del nord Italia. I miei cugini, nelle diverse gradualità di parentela, assommano a più di centocinquanta persone, e sono in continua crescita.


DOVE E CON CHI VIVO

Dall’età di 15 anni vivo a Genova dove ho studiato, lavorato e dove mi sono formato come cittadino. Per la crescita e lo sviluppo della mia città mi sono impegnato per oltre 14 anni con serietà, onestà e passione, nella sua amministrazione comunale: prima come Consigliere Comunale (dal 1993 al 2002) e poi come Consigliere della Circoscrizione della Bassa Valbisagno.

Dal 1993 sono sposato felicemente con Maria CASTANGIA con la quale ci conosciamo e condividiamo le cose della vita fin dal giugno del 1970. Dopo aver vissuto con la mia famiglia dal 1958 al 1969 a Manesseno di S. Olcese, paese sito nell’alta Val Polcevera, dal 1969 al 1972 a Ge-Pontedecimo, e dal 1972 al 1993 a Ge-Sampierdarena, da quando mi sono sposato (12 dicembre 1993) vivo nel quartiere di San Fruttuoso, che è sito a un paio di km dal centro città.


GenovaGenova, da sempre la "Superba"ha origini antiche, è stata una delle quattro Repubbliche marinare, ed è stata sempre una città europea, dell’accoglienza e della tolleranza. Dal dopo guerra in poi, ma anche in passato, è stata una “culla” della democrazia, dell’internazionalismo e della solidarietà. Grazie alla buona aministrazione, quasi sempre rappresentata dai partiti della Sinistra, e ai tanti lavori di trasformazione realizzati per le Colombiane (1993), per il G8 (2002) e per Genova Capitale Europea della Cultura (2008) è diventata una fra le città più belle città italiane ed anche europee. Di ciò ne fa testimonianza il mensile britannico “Monocle” che colloca Genova, unica città italiana, tra le prime 25 metropoli più vivibili del Mondo, e dove “si vive meglio da residenti, indipendentemente dal fascino storico, culturale o turistico”. A livello mondiale, secondo “Monocle”, prima assoluta è Copenhagen seguita da Monaco di Baviera, Tokio “che rimane la megalopoli più vivibile al mondo: tutto funziona perfettamente”, Zurigo, Helsinki, Vienna, Stoccolma, Vancouver, Melbourne, Parigi, Sidney, Honolulu, Madrid, Berlino, Barcellona, Montreal, Fukuoka, Amsterdam, Minneapolis, Kyoto, Buenos Aires, Istanbul, Beirut e Phnom Phen. (La Repubblica-Il Lavoro 22 giugno 2008).


In base alla guida verde Michelin (Repubblica-Viaggi del 12 giugno 2008) dedicata alle città del nord Italia Genova entra anche nella speciale classifica di città “da non perdere” sotto il profilo turistico ottenendo le mitiche “tre stelle” al pari di Torino, Milano, Venezia, Verona e Ravenna. I criteri globali per l’assegnazione dell’ambito riconoscimento da parte degli ispettori Michelin tengono conto: della prima impressione in occasione della scoperta della località, della notorietà del luogo, della ricchezza del patrimonio e della visita, del valore patrimoniale e storico, della bellezza e dell’estetica, dell’autenticità, del fascino e dell’armonia, della piacevolezza della visita e della qualità dell’accoglienza, e della visita della località.